Article 11 luglio 2022

Epilessia: perché lo psichiatra?

L’epilessia, una delle più frequenti malattie neurologiche croniche, nella maggior parte dei casi è caratterizzata da comorbidità psichiatrica, e viceversa. Ciò, oltre ad impattare negativamente sulla qualità di vita del paziente, incrementando il rischio di morte, pone una serie di interrogativi circa il tipo di farmaco da scegliere, sulle potenziali interazioni farmacologiche e sul profilo di efficacia/tollerabilità. La gestione di un paziente così tanto complesso richiede la cooperazione tra due figure specialiste: lo psichiatra e l’epilettologo. Data l’importanza della questione, è stato progettato e realizzato un percorso formativo accreditato ECM, “Epilessia neurosviluppo e disturbo bipolare verso un approccio multidisciplinare”, fruibile fino al 31 dicembre 2022 su CNS POINT, un canale online di aggiornamento medico scientifico dedicato alle patologie del sistema nervoso centrale rivolto ai medici specialisti della neurologia.

L’epilessia è una delle più frequenti malattie neurologiche croniche, caratterizzata da un’incidenza cumulativa del 2-3%. In Italia, il numero di nuovi casi di epilessia attesi ammonta a circa 36.000 e 500.000 sono le persone che ne sono affette.
Un aspetto molto importante è che nella maggior parte delle epilessie è frequente la concomitanza di sintomi psichiatrici di diverso tipo, la cui presenza peggiora l’outcome della malattia e impatta negativamente sulla qualità di vita dei pazienti e dei caregiver. In questo contesto, quindi, diventa difficile la gestione del paziente epilettico, sia per l’epilettologo, che deve trovarsi a gestire aspetti diagnostici e terapeutici in un ambito non di sua competenza, sia per lo psichiatra, che deve confrontarsi con un tipo di patologia e con un bagaglio di farmaci anticrisi di cui ha scarsa dimestichezza.

Data la crescente consapevolezza della necessità di sviluppare un approccio multidisciplinare ai pazienti con epilessia e comorbidità psichiatrica, e viceversa (soprattutto per quanto riguarda i disturbi dello spettro bipolare), è stato progettato e realizzato un percorso formativo rivolto a neurologi e psichiatri, allo scopo di gettare le basi per una cooperazione tra queste due figure professionali, per una gestione olistica del paziente.

Epilessia neurosviluppo e disturbo bipolare verso un approccio multidisciplinare” è un percorso formativo accreditato ECM (un unico corso FAD in modalità asincrona, fruibile fino al 31 dicembre 2022 disponibile sul sito ECMCLUB. Si tratta di un’iniziativa di CNSPOINT, una piattaforma on-line di aggiornamento medico-scientifico, dedicata alle patologie del sistema nervoso centrale, rivolta nello specifico al neurologo e allo psichiatra.

Il board scientifico a capo di questo canale interattivo è costituito da due esperti in psichiatria e di altrettanti due esperti in neurologia: il Prof. Federico Durbano, Direttore Struttura Complessa di Psichiatria UOP34 e Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze della Martesana, Milano; la Prof.ssa Angela La Neve, Responsabile Centro Epilessia Clinica Neurologica Amaducci, Policlinico di Bari; il Dott. Nicola Specchio, Responsabile Unità Operativa Semplice Epilessie Rare e Complesse del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; il Prof. Giulio Perugi, Direttore dell’U.O. Psichiatria 2, Azienda Universitaria Ospedaliera di Pisa.

Dalla loro sinergia, è nato il sopracitato percorso formativo, per il quale sono stati realizzati quattro live webinar, in ognuno dei quali si è assistito ad un confronto tra il neurologo e lo psichiatra su temi inerenti da un lato all’epilessia e dall’altro alle malattie psichiatriche, come il disturbo bipolare.
In particolare, nei primi due eventi si è affrontata la tematica relativa all’epilessia associata a comorbidità psichiatrica, sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista terapeutico. Nel terzo live webinar, il focus è stato spostato sul neurosviluppo e disturbo bipolare, concludendo, nel quarto incontro, con una disamina sui farmaci anticrisi, utilizzati in entrambi gli ambiti, per il loro effetto sia psicotropo che antiepilettico.

Ciò che è emerso da questo percorso formativo è che, sebbene non sia ancora ben definita la reale prevalenza della patologia psichiatrica nei pazienti con epilessia, secondo i dati raccolti sembrerebbe che essa ricorra nel 20-40% dei casi, soprattutto nei pazienti con epilessia farmacoresistente.
È stato anche analizzato che il disturbo psichiatrico può precedere la diagnosi di epilessia, insorgere in concomitanza con questa o in un momento successivo. Sicuramente, uno degli aspetti principali che sono emersi durante gli eventi è che, oltre a peggiorare la qualità di vita del paziente, complicando il trattamento e la gestione dell’epilessia ed incrementando il rischio di morte, la comorbidità psichiatrica pone una serie di interrogativi sul tipo di farmaco da scegliere, sulle potenziali interazioni farmacologiche e sul profilo di efficacia/tollerabilità.

Alla luce di quanto appena indicato, la gestione di un paziente così tanto complesso richiede il confronto ed il supporto tra queste due figure specialiste. Migliorare sia le capacità diagnostiche che terapeutiche è il primo obiettivo da raggiungere. Per farlo è sempre più indispensabile l’incontro tra neurologo e psichiatra per arrivare alla scelta terapeutica più appropriata per questa tipologia di paziente, che non necessita soltanto di un controllo delle crisi, ma anche di una sorveglianza dal lato psichiatrico.

Su CNSPOINT sono disponibili una serie di contenuti riguardo a queste tematiche di grande interesse per gli specialisti in neurologia, veicolate da un board scientifico di primissimo ordine in questi ambiti terapeutici.

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