Article 23 gennaio 2023

Gestione del paziente con prima crisi epilettica

Giovanni Falcicchio

Policlinico di Bari, Ospedale Giovanni XXIII Bari

Un approfondimento di pratica clinica sulla gestione del paziente che presenta una prima crisi epilettica

L’inquadramento di un evento neurologico transitorio è spesso difficoltoso per il clinico. L’identificazione di una crisi epilettica, supportata dalle informazioni clinico-anamnestiche e dai reperti diagnostico-strumentali, non è da sola sufficiente per il successivo approccio terapeutico, considerato che il trattamento di una crisi sintomatica acuta è causale, mentre quello di una crisi non provocata è rappresentato - e non sempre - dai farmaci anticrisi. Una volta diagnosticata una crisi epilettica non provocata, il clinico ha l’arduo compito di valutare se il rischio di recidiva della manifestazione è uguale o superiore al 60% e, in tal caso, dovrebbe discutere con il paziente sull’eventualità di avviare un trattamento cronico anticrisi, soppesando il rapporto rischio (scarsa tollerabilità, stigma, interazioni farmacologiche) / beneficio (libertà da crisi, sicurezza alla guida, sul lavoro e nella vita quotidiana) per ogni singolo paziente.

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