Article 28 agosto 2023

La gestione farmacologica dello stato epilettico

Dr. Giovanni Falcicchio

Centro per la cura e la diagnosi delle Epilessie – Policlinico di Bari

Lo stato epilettico è una condizione patologica che determina l’insorgenza di una crisi epilettica che potrebbe rivelarsi prolungata. Il trattamento farmacologico dello SE dovrebbe essere iniziato il più precocemente possibile per prevenire le possibili conseguenze a lungo termine a livello cerebrale e per evitare che si passi attraverso le varie fasi dello SE sino alla condizione di SE super-refrattario

La più recente definizione di Stato Epilettico (SE) nasce dalla considerazione che la maggior parte delle volte le crisi epilettiche sono eventi che si autolimitano nel tempo non richiedendo trattamenti in urgenza. Al contrario, lo SE dovrebbe essere considerato come una condizione patologica in cui si verifica il fallimento dei meccanismi che di solito portano a termine una crisi epilettica o in cui subentrano dei meccanismi nuovi per cui la manifestazione epilettica diventa oltremodo prolungata.
Partendo da questo concetto, risulta dunque fondamentale intervenire il più precocemente possibile con un trattamento ad hoc per “spegnere” l’attività elettrica incontrollata continua. Pertanto, nella nuova definizione di SE, sono stati identificati due time point:
1. t1, tempo entro il quale bisogna intervenire farmacologicamente, altrimenti la crisi può essere considerata continua;
2. t2, momento oltre il quale subentra il rischio di conseguenze a lungo termine a livello del sistema nervoso centrale (tra cui il danno e la morte neuronale, deficit funzionali, alterazioni dei network neuronali), dato che l’attività elettrica cerebrale è persistente.

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