Article 6 maggio 2022

Prevenzione della malattia cardiovascolare nella pratica clinica: Linee Guida 2021 della European Society of Cardiology

Emanuele Valeriani

Unità Operativa Malattie Infettive, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I, Roma

L’approfondimento del Dr.Valeriani, Medico Internista del Policlinico Umberto I di Roma, sulla prevenzione cardiovascolare, affronta diversi aspetti riguardanti la gestione del paziente cardiovascolare, alla luce di quanto è emerso dalle ultime Linee Guida ESC 2021. Questo lavoro, riportando le ultime novità sulla classificazione del rischio CV e suggerendo i nuovi obiettivi terapeutici da raggiungere a seconda del tipo di paziente, rappresenta un valido strumento di supporto da applicare nella pratica clinica quotidiana

La presente edizione delle Linee Guida della European Society of Cardiology (ESC) sulla prevenzione della malattia cardiovascolare è stata sviluppata con l’intento di supportare i clinici nel loro quotidiano contributo per ridurre l’impatto della malattia cardiovascolare aterosclerotica (MaCAs) nel singolo individuo e nella popolazione generale. A tal fine, le principali e più rilevanti evidenze scientifiche disponibili sono state condensate in specifiche raccomandazioni la cui forza è stata sistematicamente classificata tenendo in considerazione la classe di raccomandazione (da I a III) ed il livello di evidenza (da A a C). Pur rimanendo una delle principali cause di morbidità e mortalità, l’incidenza della MaCAs si sta riducendo in alcuni Paesi europei, grazie all’identificazione ed al trattamento dei molteplici fattori di rischio.

Questi ultimi possono essere identificati:
1. in assenza di una specifica strategia durante una visita clinica eseguita per altri motivi – aumenta il tasso di identificazione dei fattori di rischio con dubbio beneficio sugli effetti a lungo termine
2. o tramite una ricerca sistematica durante specifici programmi di valutazione – migliora la gestione dei fattori di rischio senza beneficio sugli obiettivi cardiovascolari. Tale valutazione dovrebbe comunque essere ripetuta ciclicamente (ogni 5 anni) e dovrebbe tenere in considerazione peculiari caratteristiche del singolo individuo come l’età, il sesso, l’etnia, il profilo di rischio e l’aspettativa di vita.

Commenti


Empty

Lascia un commento: