Article 13 giugno 2022

Carcinoma mammario Her2-low: la nuova terapia che sostituisce la chemioterapia

Un recente studio, pubblicato su New England Journal of Medicine, ha dimostrato l’efficacia della terapia a bersaglio molecolare – trastuzumab deruxtecan – nelle pazienti affette da carcinoma mammario metastatico a bassi livelli di espressione di Her2 (Her2-low). Inoltre, questo trattamento si è rivelato più efficace della chemioterapia, migliorando la sopravvivenza globale mediana di oltre sei mesi. Questa nuova terapia potrà finalmente sostituire la chemioterapia nella cura del tumore al seno Her2-low

In Italia, secondo quanto riportato dal report “I numeri del cancro in Italia 2021”, sono state circa 55.000 le nuove diagnosi di carcinomi della mammella femminile nel 2020 e 12.500 sono stati i decessi registrati nel 2021. La sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è dell’88%.
Secondo i dati Istat del 2019, il carcinoma della mammella è la neoplasia più frequente in tutta la popolazione. In particolare, i tumori del seno Her2-low (ossia, quelli caratterizzati da una bassa espressione del recettore Her2 sulle cellule tumorali) rappresentano il 55% di tutti i carcinomi mammari.
Attualmente, le pazienti affette da quest’ultima forma di neoplasia della mammella vengono trattate con la chemioterapia.

Le ricerche sul cancro non si arrestano e l’obiettivo principale è quello di sostituire la chemioterapia con dei trattamenti più sicuri, efficaci e altamente personalizzati. A tal proposito, un importante nuovo risultato è stato raggiunto nell’ambito di questa patologia, portando ad un nuovo algoritmo di cura e migliorando la pratica clinica.
Uno studio pubblicato su New England Journal of Medicine ha dimostrato, infatti, che una nuova terapia a bersaglio molecolare – trastuzumab deruxtecan – in tutte le pazienti, precedentemente trattate, con carcinoma mammario metastatico a bassi livelli di espressione di Her2 (Her2-low) con malattia ormono-positiva e ormono-negativa è in grado di migliorare la sopravvivenza globale mediana di oltre sei mesi, rispetto alla chemioterapia.

Cos’è trastuzumab deruxtecan?
È un anticorpo farmaco-coniugato diretto contro la proteina Her2, espressa sulla superficie di gran parte delle cellule tumorali. In particolare, trastuzumab è un anticorpo umanizzato anti-Her2 coniugato a deruxtecan, un chemioterapico. Dunque, trastuzumab si lega alle proteine di superficie Her2 delle cellule tumorali e consente l’ingresso di deruxtecan all’interno delle stesse, causandone la morte.

I risultati ottenuti dall’analisi dell’endpoint primario dello studio registrativo di fase 3 suggeriscono una riduzione del 36% del rischio di morte con trastuzumab deruxtecan rispetto alla chemio nelle pazienti con malattia ormono-positiva, con una sopravvivenza globale mediana di 23,9 mesi con trastuzumab deruxtecan rispetto a 17,5 mesi con la chemioterapia, raggiungendo, così, l’endpoint chiave secondario dello studio. Per quanto riguarda il tasso di risposta obiettiva confermata, è risultata più che triplicata nel braccio trastuzumab deruxtecan rispetto al braccio chemio (52,6% contro 16,3%). Sono state osservate, inoltre, risposte complete e risposte parziali in una percentuale significativamente superiore nelle pazienti trattate con la nuova terapia a bersaglio molecolare rispetto a quelle trattate con chemioterapia. La durata mediana della risposta è stata di 10,7 mesi per trastuzumab deruxtecan, rispetto a 6,8 mesi per la chemio. I dati di efficacia della nuova terapia sono stati confermati anche nella popolazione complessiva dello studio, composta da pazienti con carcinoma mammario metastatico Her2-low con malattia ormono-positiva o ormono-negativa e con diversi livelli di espressione di Her2.

Dunque, l’algoritmo di cura per il tumore al seno metastatico Her2-low è destinato a cambiare.
Con questa nuova terapia a bersaglio molecolare sarà possibile trattare le pazienti con un anticorpo coniugato, riducendo gli effetti collaterali della chemioterapia e migliorando il tempo di controllo della malattia e la sopravvivenza globale. Se in passato, infatti, trastuzumab aveva dimostrato di essere efficace soltanto nei tumori al seno con alta espressione di Her2 (Her2-positivi), oggi sappiamo che esso può essere utilizzato anche nella cura dei tumori al seno Her2-low.

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