A cura della redazione di Clinical Network
A 12 anni dall’introduzione del vaccino per l’HPV un gruppo di ricerca statunitense ha deciso di tirare le somme. Lo studio, pubblicato su Annals of Internal Medicine, indica che vi è una fortissima riduzione del numero di infezioni sia nei vaccinati che nei non vaccinati, indicando che è dunque possibile raggiungere l’immunità di gregge e, possibilmente, rendere rarissimi alcuni tipi di tumori. Problematiche legate alla vaccinazione, limiti dello studio ed altre tematiche sono oggetti dell’articolo. Inoltre, gli autori offrono degli spunti per la gestione della vaccinazione al fine di arrivare, in futuro, all’auspicata immunità di gregge
Il gruppo coordinato dal Dr. Claudio Sichenze, Dirigente Medico dell’ASST Fatebenefratelli di Milano, in questo interessante articolo affronta diversi temi in merito alla vaccinazione antipneumococcic...
L’incidenza delle forme di demenza senile ha un impatto sempre crescente sulla popolazione generale, a causa del progressivo aumento della durata di vita media. I trattamenti farmacologici, ad oggi...
Si è appena concluso l’evento ONCOTEV "La gestione del TEV nei pazienti adulti con neoplasia attiva" in occasione del lancio di tinzaparina (Innohep®, LEO Pharma). In questo convegno, coordinato dal P...
L’approfondimento del Dr.Valeriani, Medico Internista del Policlinico Umberto I di Roma, sulla prevenzione cardiovascolare, affronta diversi aspetti riguardanti la gestione del paziente cardiovascolar...
Dalla Harvard School of Engineering and Applied Sciences un pesce bioibrido creato con lo scopo di curare le malformazioni cardiache
Il Ministero della Salute con un decreto ad hoc istituisce l'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie
Tra le infezioni che maggiormente si sono dimostrate associate a TEV in ambito ospedaliero vi sono quelle delle vie aeree, del tratto urinario, della cute, degli organi addominali e sepsi
Tra le diverse modalità di intensificazione della terapia insulinica basale nel diabete di tipo 2, si stanno preferendo sempre di più quelle strategie terapeutiche che, oltre ad essere efficaci, sono...
I pazienti con dermatite atopica moderata-grave soffrono di prurito, disturbi del sonno e in misura minore di ansia e depressione.
Secondo uno studio tedesco negli ultimi 10 anni i pazienti con dermatite atopica hanno implementato maggiormente le misure di prevenzione della malattia basata sull'evidenza
La maggior parte dei pazienti con dermatite atopica ha continuato i trattamenti sistemici durante la pandemia da Covid-19 e il periodo di isolamento, senza risentire di un particolare impatto sul cont...
Lo studio ha analizzato in modo retrospettivo più di 10.000 cartelle cliniche di pazienti adulti con malattie polmonari ostruttive
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