Article 6 giugno 2022

Utilizzo dei FANS nelle infezioni virali respiratorie, incluso COVID 19. Focus su ketoprofene sale di lisina

Francesco Scaglione

Responsabile del Centro Antiveleni e Farmacologia Clinica dell’Ospedale Niguarda di Milano; Professore Ordinario di Farmacologia, Università degli Studi di Milano

In questo lavoro, il Prof. Francesco Scaglione, dell’Università degli Studi di Milano, analizza il ruolo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) nella terapia precoce del COVID-19. Dallo scoppio della pandemia, si è dibattuto a lungo all’interno della comunità scientifica sul loro utilizzo nella cura delle persone affette da SARS-CoV-2. Ad oggi, si può affermare che non esistono prove a sostegno del fatto che i FANS prescritti di routine contribuiscano alla progressione della malattia né tantomeno alla morte correlata al COVID-19

Il mondo è attualmente colpito dalla diffusione della pandemia dovuta al virus SARS-CoV-2 che causa la ormai nota sindrome respiratoria acuta grave, definita come COVID-19. Numerosi sforzi sono stati messi in atto per superare la morbilità e la mortalità causate da questo nuovo virus. Tuttavia, questi sforzi sono stati ostacolati dalla mancanza di conoscenza del virus SARS-CoV-2, in particolare per quanto riguarda la virulenza, i fattori di rischio individuali, per definire il trattamento appropriato. Nonostante ciò, è sorprendente come in un tempo relativamente breve siano stati approntati numerosi trattamenti efficaci, che vanno dalla prevenzione con i vaccini, ai trattamenti indiretti, come gli anticorpi monoclonali, fino ad arrivare a trattamenti diretti, come i nuovi antivirali.

È ormai chiaro che la malattia inizia in modo paucisintomatico e, in alcuni casi, può arrivare a livelli potenzialmente letali; è, altrettanto chiaro, che l’aumento dell’incidenza di casi potenzialmente letali causati da SARS-CoV-2 sono, almeno in parte, la conseguenza di una “tempesta di citochine”. In questa breve revisione, ci focalizzeremo sui trattamenti della fase iniziale della sindrome COVID-19 e, in particolare, sul ruolo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) nella terapia precoce.

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