Highlights 4 ottobre 2022

Disturbo bipolare e uso in comorbilità di sostanze illecite

Nei soggetti affetti da disturbo bipolare (BD) si riscontrano, con alta prevalenza, disturbi da uso di sostanze (SUD), una comorbilità che influisce significativamente sugli esiti clinici. La ragione di questa correlazione non è ancora chiara, ma studi recenti suggeriscono che alla base possano esserci fattori neurobiologici e genetici comuni, oltre ad alterazioni epigenetiche. In assenza di strumenti diagnostici specifici, il colloquio clinico è utile per la diagnosi. Il trattamento dei SUD nel disturbo bipolare richiede un approccio globale e multidisciplinare. La maggior parte degli studi disponibili sul trattamento si concentra su singoli farmaci, come la cannabis da sola o in combinazione con alcol, cocaina o anfetamine. La sintesi dei dati fornisce prove limitate che il litio e il valproato sono efficaci per il trattamento dei sintomi dell'umore nei consumatori di cannabis e possono ridurre l'uso di sostanze. Inoltre, l'agente neuroprotettivo citicolina può ridurre il consumo di cocaina nei soggetti con BD. Tuttavia, molti degli studi considerati avevano un disegno open-label e avevano dimensioni dei campioni modeste o ridotte.

Il disturbo bipolare (BD) è un disturbo psichico comune, grave e ciclico che si manifesta con cambiamenti marcati e imprevedibili dell'umore e del livello di attività. Diversi studi hanno mostrato come i soggetti affetti da BD siano a maggior rischio sia di dipendenze comportamentali – in primo luogo di gioco d’azzardo – sia da sostanze. A questo riguardo, si segnala l’abuso non solo di alcol e nicotina, ma anche di cocaina, anfetamine, oppiacei, cannabis e farmaci da prescrizione. Questa frequente associazione non fa che acuire il problema di salute dei soggetti con BD.

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