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Il disturbo neurologico funzionale (FND), colpisce generalmente adulti giovani e di mezza età, causando gravi disabilità in alcuni individui. Una diagnosi precoce, con successivo accesso a trattamenti riabilitativi e/o psicologici basati sull'evidenza, può promuovere il recupero, anche se non tutti i pazienti rispondono ai trattamenti disponibili
L’osteoporosi è una malattia associata all’invecchiamento e tipicamente “al femminile”: essa, infatti, colpisce prevalentemente le donne che gli uomini. Nonostante ciò, questa condizione non è da sottovalutare nel genere maschile, in quanto diversi studi hanno dimostrato come le fratture negli uomini siano correlate ad un maggior rischio di morbidità e mortalità, rispetto alle donne. È importante, dunque, eseguire una corretta diagnosi della malattia ed intervenire con la strategia terapeutica più appropriata, a seconda del tipo di paziente
I cosiddetti "eventi neurologici transitori" (TNE) possono essere causati da crisi epilettiche, ma solo in alcuni casi: secondo le stime, circa il 10% delle persone sperimenta una prima crisi epilettica non provocata (FUES) durante la propria vita, ma solo il 2-3% svilupperà in seguito epilessia
Sono state recentemente pubblicate le nuove indicazioni e raccomandazioni per la gestione della stenosi carotidea, allo scopo di migliorare la prevenzione dell’ictus cerebrale ischemico. Alla stesura della nuova Linea Guida ha contribuito, per la prima volta nella storia, la Federazione A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale)
In questa attenta disamina, il Dott. Giovanni Falcicchio del Policlinico di Bari affronta la tematica della diagnosi differenziale tra sincopi e crisi epilettiche, in seguito a perdita di coscienza transitoria (PdC). Saper riconoscere il caso specifico consente di attuare nell’immediato il trattamento più appropriato per il paziente e di ridurre il rischio di mortalità/morbidità a causa di una diagnosi errata (“misdiagnosi”). Categorizzare l’evento è fondamentale per mettere in atto le più opportune scelte diagnostico-terapeutiche, cercando di evitare la recidiva dell’episodio